
Dalle origini al cuore di Firenze
Siete curiosi di conoscere la storia dell' Osteria Belle Donne Firenze? Nel 1945, nel cuore del Valdarno aretino, Franci Pietro, un commerciante con grande spirito imprenditoriale, iniziò la sua attività con la vendita di olio e vino. Il suo fiuto per gli affari lo portò a collaborare con la contessa Viviana della Robbia, proprietaria di una prestigiosa tenuta a Panzano in Chianti.
L'inizio in via Giacomo I
All'inizio così si chiamava la via dove si vendevano i prodotti della tenuta della Contessa. Tuttavia, lo spazio si rivelò presto insufficiente e nacque l'esigenza di un locale più grande. Fu così che venne scelta una nuova sede in Via delle Belle Donne, dove, oltre alla vendita, fu introdotta anche la mescita di vino e la preparazione di panini per i clienti.
Vino, Tradizione e Innovazione
Ogni mattina, dalle cantine, si tiravano su le damigiane per riempire fiaschi da due litri e mezzo, venduti direttamente in negozio o consegnati a domicilio. Nel 1962, dopo il congedo dalla fanteria, Franci Pietro si dedicò interamente all'attività, portando innovazioni come l'insegna luminosa a bandiera, che però fu rimossa su ordine del comune.
L'Alluvione del 1966
Il 1966 fu un anno difficile per Firenze e per l'osteria: l'alluvione sommerse le cantine e l'acqua invase il locale. La città era devastata, e il comune risarcì i danni con una somma simbolica di 500 lire. Ma la passione per il lavoro e la determinazione permisero di superare le difficoltà e di ripartire con più forza.


L'Evoluzione negli Anni '70
Negli anni '70, la gestione passò a Libretti Angelo, nipote di Pietro, affiancato dalla moglie Fiorella e dal fratello Livio. L' Osteria Belle Donne Firenze si ampliò: da cinque tavoli si passò a sette e furono introdotti i primi piatti caldi. Tra le specialità della casa comparvero il baccalà alla livornese, la trippa alla fiorentina, i crostini di fegatini e le fave con il pecorino. Per servire questi piatti, Angelo pagava spesso multe, poiché la licenza consentiva solo buffet freddi.
Il Passaggio alla Trattoria
Negli anni '80, la contessa Viviana della Robbia vendette il fondo a Libretti Angelo, consentendogli di installare la canna fumaria. Tuttavia, la perdita della moglie nel 1985 segnò profondamente Angelo, che decise di cedere l'attività a imprenditori fiorentini. Finalmente la licenza fu trasformata in quella di trattoria, permettendo di ampliare ulteriormente l'offerta culinaria.
La buchetta del vino
Dopo molti anni di chiusura, la storica buchetta è stata ristrutturata e riaperta intorno al 2020 grazie all'imprenditore Aurelio Fontani, che ha gestito la trattoria per circa 30 anni. Questo restauro ha riportato in vita un pezzo di storia dell'osteria, permettendo di riscoprire un'antica tradizione fiorentina legata al vino e alla convivialità.
Un'Eredità di Passione e Sapori
L' Osteria Belle Donne Firenze continua ancora oggi la sua tradizione, mantenendo vivo il sapore autentico della cucina fiorentina e il calore dell'accoglienza tipica delle osterie di una volta. Un luogo dove ogni bicchiere di vino e ogni piatto raccontano una storia lunga decenni, fatta di passione, resilienza e amore per la buona cucina.

1989
The beginnings
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1990
Break through
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1995
New locations
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1996
Updating menus
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1999
Modern days
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2000
New openings
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2000
Clever methods
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2001
Fresh design
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2002
Prestige awards
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2003
Chef awards
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